I muscoli della coscia, nella parte anteriore e posteriore, occupano e attraversano contemporaneamente la zona in cui a livello anatomico si trova anche il femore, l’osso che costituisce questa parte del corpo umano.
A livello anatomico, soprattutto per facilitare lo studio di questa zona del corpo e riuscire meglio a identificare le varie parti che la compongono, è stato prestabilito che si dividesse la coscia in parte anteriore e posteriore, e così di conseguenza anche la sua muscolatura.
Lo scopo principale di questi muscoli è quello di permettere principalmente nel modo corretto di estendere la gamba, flettere le anche, muovere gli arti inferiori ed estenderli nel modo corretto. Per comprendere meglio la loro funzione e suddivisione, può tornare sempre molto utile un breve ripasso sull’anatomia dei muscoli che compongono il corpo umano.
Infatti, questi si dividono principalmente in due, a seconda delle estremità in cui sono collocati: distale o terminale, oppure prossimale o iniziale, in base appunto alla loro collocazione. Le due estremità sono unite tra di loro o terminano in presenza di un tendine, una formazione connettiva di tessuto di fibre, indispensabile per unire e connettere le ossa alla muscolatura.
Attraverso i tendini, i muscoli riescono a connettersi allo scheletro, per questa ragione gli studiosi di anatomia, per redigere i vari testi, hanno preferito individuare prima di tutto le due estremità, analizzando in questo modo direttamente le suddivisioni attraverso i tendini e il loro scopo.
Quali sono i muscoli della coscia
A livello anatomico, distale e prossimale hanno due significati diametralmente opposti. Infatti, prossimale significa vicino al punto di origine, oppure vicino alla parte centrale del corpo, come ad esempio il femore, che si trova vicino al tronco e la sua porzione è identificata in questo modo.
Il termine distale, invece, vuol dire distante dal centro del corpo, come ad esempio la parte del femore che si colloca nei pressi delle articolazioni che compongono le ginocchia.
La muscolatura che compone la coscia, che sia anteriore o posteriore, è costituita da fibre che compongono direttamente o parzialmente una parte stessa dell’apparato scheletrico, formando in questo modo l’anatomia stessa del corpo umano, nella parte dove si trova l’osso principale della coscia, cioè il femore.
Anche se questa muscolatura compone direttamente questa sezione scheletrica e anatomica della zona del femore, non è in alcun modo collegata direttamente all’osso del femore e non interagisce con esso, anche se si trovano nella medesima sezione.
La definizione corretta
Per la precisione, la definizione esatta della zona della coscia rappresenta quella parte anatomica del corpo che è delineata tra la zona pelvi a livello prossimale e le gambe, a livello distale; mente al loro limite, si trova una delle articolazioni più importanti di tutto il corpo e anche una delle più delicate, specialmente con l’avanzare dell’età, cioè l’anca.
Approfondimento
Il confine di questa zona, invece, è delimitato da un’altra articolazione importante, cioè il ginocchio, che si collega al femore e alla tibia, ossa fondamentali delle gambe. Comprendere l’esatta posizione della coscia e in che modo sono posizionati i muscoli al suo interno è molto importante anche per capire nel modo migliore a livello anatomico il funzionamento del femore.
Infatti, all’interno del corpo umano il femore è un osso che compone la coscia e il suo sistema scheletrico, oltre ad essere parte delle ossa più lunghe del corpo e compone le articolazioni tra il femore e l’osso iliaco, oltre che quella tra tibia e femore.
La suddivisione del femore in relazione alla coscia
Inoltre, essendo un osso lungo, è possibile dividere ulteriormente il femore in tre parti ben distinte: la distale, il centro o corpo, e la prossimale. Quella prossimale che compone il femore è la parte dell’osso più ravvicinata al pelvi ed è indispensabile per riuscire a permettere il corretto movimento dell’anca e il funzionamento dell’articolazione.
La parte prossimale contiene al suo interno ben sei differenti parte importantissime a livello anatomico: la cresta posteriore trocanterica, la linea anteriore intertrocanterica, il troncantere piccolo, quello grande, il collo e la testa.
Il corpo della parte prossimale, comprende una parte prossimale e una distale, dalla forma simile a quella di una clessidra, ha una cresta, che si chiama linea aspra, che forma una biforcazione doppia, suddividendosi a sua volta in inferiore e superiore, che si divide ancora in una linea chiamata tuberosità glutea, mentre quella inferiore crea la linea mediale sopracondilare.
La parte più distante che compone il femore, cioè la parte di osso più vicina alla gamba, è indispensabile per permettere il corretto funzionamento del ginocchio e della sua articolazione.
Proseguendo a studiare l’anatomia verso giù lungo la linea del femore, nella sua zona distale, incontriamo l’epicondolo laterale, mediale, la fossa intercondilare, il condilo laterale e mediale, oltre alla faccetta che permette di agganciare tra di loro il crociato anteriore e quello posteriore, utilizzando le rispettive facciate.
Muscoli della coscia del compartimento anteriore | Posizione |
Muscolo pettineo | È piatto e con una forma quadrangolare, si trova infondo al triangolo del femore, in prossimità del comparto a livello mediale, nella parte prossimale c’è l’osso pubico, ovvero la cresta pettinea, mentre nella parte distale si intrinseca con la linea del femore pettinea, in concomitanza con il trocantere e viene irrorato dall’arteria otturatoria, una diramazione di quella iliaca interna. |
Muscolo quadricipite femorale | È in verità composto a sua volta da quattro differenti muscoli, il vaso intermedio, mediale, retto femorale e laterale e rappresenta uno dei muscoli che occupano più spazio di tutto il corpo. |
Muscolo sartorio | Il più lungo di tutto il corpo a livello anatomico, oltre che essere quello collocato maggiormente in superficie nella parte anteriore. La sua conformazione è particolarmente sottile, e si posiziona su tutta la linea mediale inferiore, partendo dal basso, formando in questo modo il triangolo femorale, inoltre non è collegato in alcun modo con il femore. |
Muscolo ilio-psoas. | Composto da due differenti muscoli, l’iliaco e il grande psoas, con in comune un punto di origine e che non sono in alcun modo in contatto tra di loro, mentre si uniscono unicamente nella parte finale, formandone uno. |
Muscoli della coscia del compartimento mediale | Posizione |
Muscolo adduttore breve | È un molto più piccolo dei successivi e si trova al di sotto del muscolo adduttore lungo. |
Muscolo adduttore lungo | Ricopre il muscolo adduttore breve e il muscolo grande adduttore, ha una forma piatta ed è molto lungo. |
Muscolo gracile | Ha una forma molto sottile piatta, attraversa le articolazioni dell’anca e del ginocchio. |
Muscolo otturatore esterno | È situato in superficie ed è di piccole dimensioni. |
Muscolo grande adduttore | Ha una forma triangolare e si trova sottoo tutti gli altri muscoli della coscia del compartimento mediale. |
Muscoli della coscia del compartimento posteriore | Posizione |
Muscolo semitendinoso | Ricopre il muscolo semimembranoso ed è siturato in superficie |
Muscolo semimembranoso | È posto al di sotto del muscolo semitendinoso ed è di forma appiattita. |
Muscolo bicipite femorale | È muscolo bicipite femorale è paragonabile al muscolo bicipite brachiale del braccio. |
Funzione della muscolatura della coscia
A livello puramente funzionale, invece, il femore è l’osso più importante per permettere di ripartire in egual modo la forza e il peso del corpo sugli arti inferiori, permettendo anche di conseguenza la corretta locomozione, oltre che permettere ai muscoli che compongono la coscia di agganciarsi correttamente alle articolazioni.
Questi muscoli, in relazione alle articolazioni e al sistema scheletrico, infatti, ricoprono un ruolo fondamentale per permettere correttamente di svolgere qualsiasi movimento delle gambe, come camminare, saltare, e fare jogging; come qualsiasi altra tipologia di attività fisica.
Sul piano sagittale e anatomico, infatti, laterale e mediale possiedono un significato che entra in opposizione, permettendo in questo modo di indicare più facilmente le distanze a livello anatomico, dividendo anche la muscolatura posteriore della coscia da quella anteriore, dividendo il corpo in due metà perfettamente simmetriche, oltre che identiche.
Come il resto del corpo, anche la muscolatura della coscia è divisa in base al suo posizionamento, suddividendoli in questo modo in comparto posteriore, mediale e anteriore.
La zona mediale, posteriore e anteriore
La parte mediale della muscolatura in questo comparto della coscia, è composta invece da cinque differenti muscoli: il gracile, l’esterno, l’adduttore breve, l’adduttore lungo e quello grande. Questi muscoli si trovano in superficie a livello mediale, sono piatti e sottili, attraversano dal ginocchio all’anca le articolazioni, permettendo in questo modo la formazione del diramazione dal pube all’ischio.
Nel punto del muscolo distale, invece, si trova più in superficie lungo la linea della tibia, nel punto conosciuto con il nome di zampa di oca, mentre la sua innervazione passa attraverso l’otturatorio, un nervo a livello periferico che passa attraverso la zona lombare e il suo plesso; inoltre, da qui passano ulteriori innervazioni e vengono irrorate dall’arteria del femore.
Il grande adduttore, invece, è un muscolo triangolare che si trova molto in profondità, al di sotto degli altri muscoli mediali della coscia, a sua volta viene suddiviso in due parti: quella ischiocondilare e quella pubofemorale.
Invece, nella parte posteriore della coscia di trova un altro gruppo di muscoli, tre di preciso, suddivisi a loro volta in bicipite femorale, semimembranoso e semitendonoso, chiamati anche hamstring.
L’innervazione di questi muscoli posteriori è a carico del nervo sciatico, il più lungo di tutto il corpo umano, infatti parte dalla schiena, percorrendo tutta la parte inferiore delle gambe ed è indispensabile a livello sensoriale e motorio, in quanto il suo termine è proprio nel piede.
Il muscolo della coscia posteriore semimembranoso, invece, si trova sotto quello semitendinoso ed è mediale rispetto a quelli del gruppo degli hamstrings e viene irrorato direttamente dall’arteria dei glutei.
Le problematiche più diffuse di questa zona
La funzione principale dei muscoli anteriori della coscia è quella di permettere la corretta estensione degli arti inferiori, flettere l’anca e direzionare correttamente il ginocchio, consentendo in questo modo il corretto movimento.
Quelli della zona mediale, invece, sono indispensabili per permettere di addurre gli arti inferiori, cioè avvicinarli al centro del corpo.La muscolatura posteriore della coscia, invece, è indispensabile per flettere il ginocchio e piegare l’anca, permettendo in questo modo tutti insieme di muoversi in maniera corretta.
Le patologie più comuni che possono colpire questa parte della muscolatura del corpo umano, come in generale che possono coinvolgere quella di tutto il corpo, possiamo trovare senza dubbio delle infiammazioni o delle lesioni che centrano direttamente con i tendini, ma anche degli strappi o degli stiramenti dovuti a un eccessivo sovraccarico o sforzo fisico, che può anche diventare una contrattura muscolare, specialmente in seguito a un sovraccarico.
Tutte queste problematiche, ad esempio, sono molto più comuni tra gli sportivi, ma possono avvenire anche se non si segue il corretto stile di vita, non praticando stiramenti o dell’attività fisica leggera quotidianamente.
La parte più delicata della muscolatura che compone la coscia è senza dubbio quella della zona dell’hamstring, molto più soggetta a strappi e infortuni, specialmente tra gli sportivi. Il dolore che si può sentire relativo a questa zona, inoltre, è molto più intenso e si possono formare molto più facilmente ematomi nella parte posteriore.