La melissa sotto forma di integratore è un prodotto che sempre più persone hanno iniziato ad utilizzare per ottenere benessere fisico così come anche benessere mentale. Quando si parla della melissa, si fa riferimento una pianta conosciuta come melissa officinalis, che è una pianta perenne che fa parte della grande famiglia delle Lamiaceae: in Italia, dove è molto diffusa, viene chiamata erba cedronella.
Per quanto riguarda la stagionalità di questa pianta, c’è da dire che le foglie della melissa vengono raccolte nei mesi che vanno da maggio a settembre, mentre i suoi frutti sono raccolti nei mesi che vanno da giugno a luglio: si tratta di prodotti che possono essere essiccati e conservati. Numerosi studi hanno mostrato che la melissa è una fonte sia di vitamina C che di tiamina: si tratta di sostanze veramente importanti per il corpo umano.
Oltre a queste, all’interno della melissa sono contenute anche sostanze come il citrale, il linaloolo, il geraniolo, il citronellale e moltissime altre molecole del quale si forma il suo olio essenziale. Non si ignori anche che la melissa contiene al suo interno i tannini, l’eugenolo acetato, i flavonoidi, gli acidi fenolici, i terpeni, l’acido caffeico e l’acido rosmarinico. Si sconsiglia di assumere la melissa insieme ai farmaci sedativi, in quanto potrebbe causare un grande effetto sedativo.
Proprietà dell’integratore di melissa
All’interno di questa ottima pianta è possibile trovare un gran numero di sostanze e principi attivi diversi, come ad esempio i flavonoidi (la quercitina e l’apigenina), i derivati dell’acido caffeico, i derivati dell’acido clorogenico, l’acido rosmarinico, i triterpeni. Ancora, sempre nella melissa e nell’integratore che si ricava da essa si possono trovare il suo olio essenziale, delle sostanze amare, i polisaccaridi, le mucillagini, i glicosidi.
Tutte le molecole che sono contenute all’interno della melissa sembrano essere in grado di produrre un effetto calmante e sedativo: inoltre, numerosi studi hanno mostrato che essa contiene delle proprietà antivirali, specialmente per trattare l’herpes alle labbra. Numerosi studi sostengono anche che la melissa possa essere utilizzata per contrastare l’ansia: questa svolge infatti sia un ruolo antispastico che sedativo.
Altre ricerche condotte su questa pianta hanno mostrato che questa svolge numerose proprietà carminative, antiossidanti, antivirali ed anti ormonali: essa viene poi usata per trattare diversi problemi digestivi come fastidi allo stomaco, flatulenza, gonfiore, coliche e vomito. La melissa si rivela un vero e proprio alleato nel trattamento di diversi dolori, come il dolore mestruale, il mal di testa ed anche il male ai denti.
Caratteristiche principali
Sono davvero numerosissime le ricerche che sono state effettuate sia in campo medico che in campo scientifico riguardo la melissa, sia sotto forma di pianta che sotto forma di integratore. Tutte queste ricerche hanno mostrato che questa pianta è in grado di svolgere moltissime azioni diverse all’interno dell’organismo, fornendogli beneficio in caso di moltissime patologie e disturbi diversi.
Un’altra applicazione della melissa riguarda poi il trattamento dei problemi che interessano la sfera psicologica: tra questi si segnalano la depressione, il deficit di attenzione, l’iperattività, i disturbi del sonno, l’ansia e l’irrequietezza. In aggiunta a questo, la melissa è in grado di contrastare le congestioni delle vie respiratorie, la tachicardia quando causata dal nervosismo, la pressione alta, le piaghe e le punture di insetti.
Alcune ricerche condotte sulla melissa sostengono che essa sia in grado di apportare beneficio in caso di malattia di Graves ed Alzheimer: si tratta di patologie con le quali è estremamente difficile convivere. Per quanto riguardo il suo uso esterno, questo svolge delle proprietà cicatrizzanti ed astringenti
Attività biologica della melissa
Negli ultimi anni, è stato approvato l’utilizzo della melissa al fine di contrastare quelli che sono gli stati di agitazione così come anche l’ansia: questa azione è resa possibile grazie alle proprietà sedative ed antispastiche di cui la pianta dispone. Questa pianta si è rivelata ottima al fine di contrastare quella che è l’ansia quando viene accompagnata da somatizzazioni viscerali: dunque essa è utile in moltissimi casi diversi.
Ad esempio, questa pianta deve essere utilizzata quando si soffre di colon irritabile, di tachicardia, di gastrite, di vertigini psicogene, di nausea, di vomito, il mal di testa, di dispepsie biliari, di tremori così come anche di mal di testa. Numerosi studi dimostrano che l’azione sedativa della melissa sia esercitata grazie all’inibizione dell’enzima GABA transaminasi, quindi attraverso l’inibizione di quello che è l’enzima responsabile della degradazione del GABA.
Approfondimento
Il GABA è il neurotrasmettitore inibitorio più importante che è presente all’interno del sistema nervoso centrale: è importante sottolineare che l’attività sedativa di questa pianta sul sistema nervoso centrale può essere mediata anche dalla ghiandola tiroidea. Numerosi studi hanno dimostrato che la melissa ed il suo estratto svolgono un’azione importantissima contro i danni che sono causati dallo stress ossidativo delle cellule.
Altre informazioni sulla melissa
All’interno della melissa, come si è visto, è contenuto l’acido rosmarinico: sembra che questa sostanza sia anche responsabile della proprietà antivirale che questa sostanza è in grado di esercitare nei confronti dell’herpes simplex virus. Una ricerca ha infatti dimostrato che l’estratto di questa pianta, il quale contiene acido caffeico, acidi organici ed anche acido rosmarinico, riesce ad inibire l’ingresso di questo virus dentro le cellule ospitanti fino al 90%.
In aggiunta a questo, la melissa come integratore può essere impiegata al fine di contrastare quelli che sono gli stati di ansia, specialmente quando sono associati a quelle che sono delle somatizzazioni viscerali. Si tratta di una pianta ottima al fine di combattere l’insonnia, in funzione delle proprietà sedative ed antispastiche che sono contenute al suo interno: con la melissa si può preparare un ottimo infuso per contrastare questi disturbi.
Oltre all’infuso, è possibile trovare in commercio diverse preparazioni che contengono la melissa, e su queste preparazioni sono spesso riportate le indicazioni che riguardano l’utilizzo. Si consiglia di seguire assolutamente quelle che sono le dosi riportare sulle confezioni dei prodotti a base di melissa che si acquistano, in quanto si tratta di prodotti che potrebbero avere delle ripercussioni anche inaspettate a livello fisico.
La melissa come integratore alimentare
La melissa è un prodotto ottimo che da lunghi anni viene utilizzato per il trattamento di moltissimi disturbi che interessano sia il corpo che la mente. La melissa sotto forma di integratore alimentare viene utilizzata da moltissimi anni nell’ambito della medicina popolare: in questo campo si impiegano quelle che sono le sommità fiorite, al fine di preparare dei decotti ottimi per i disturbi della digestione.
Il decotto si rivela poi ottimo per quei problemi di digestione che sono causati da ansia, meteorismo, isteria, palpitazioni, vomito, mal di testa oppure pressione del sangue troppo alta. Nel momento in cui la melissa viene utilizzata esternamente, questa si rivela ottima per contrastare le nevralgie, il torcicollo ed i diversi reumatismo; invece, in ambito omeopatico, questa serve per regolarizzare le mestruazioni nelle donne.
È bene ricordare che l’utilizzo della melissa per trattare questi diversi disturbi non sono supportare da sufficienze verifiche sperimentali: dunque, si tratta per lo più di un rimedio omeopatico. Proprio per questa ragione, alcune volte la melissa potrebbe causare addirittura dei danni quando non viene utilizzata bene oppure per trattare i giusti disturbi.
Per quanto riguarda le controindicazioni, si consiglia di non consumarlo se si soffre di patologie tiroidee, glaucoma e ipersensibilità nei confronti di uno o più sostanze che sono contenute all’interno della pianta. Non si ignori che potrebbero poi esserci delle interazioni con alcuni barbiturici e con il tapazole: infine, la melissa, quando abbinata ad iperico e passiflora, potrebbe causare una sedazione eccessiva.