L’artrite reumatoide è una comunissima malattia cronica sistemica che colpisce in particolar modo le articolazioni del corpo: questa non è altro che una patologia infiammatoria di carattere autoimmune. Questo significa che il sistema immunitario, che ha come scopo quello di difendere l’organismo dalle minacce esterne, crea una vera e propria risposta anomala e crea una reazione infiammatoria che colpisce le articolazioni.
Nella primissima fase, il bersaglio delle difese immunitarie è la membrana sinoviale, che altro non è che una membrana che ricopre le articolazioni e ha come compito quello di produrre il liquido sinoviale. Questo liquido ha come compito quello di lubrificare e soprattutto nutrire la cartilagine tipica delle articolazioni: questa infiammazione non solo erode la cartilagine, ma coinvolge anche l’osso e tutti i tessuti che si trovano interno.
La conseguenza principale dell’artrite reumatoide causa delle deformità e dei dolori che portano a non svolgere in modo normale quelle che sono le attività di tutti i giorni: in seguito, l’artrite reumatoide può anche portare ad un danno di altri organi come cuore, reni, vasi sanguigni e polmoni. Al giorno d’oggi non sono ancora note le cause che portano allo sviluppo di questa malattia, ma ci sono diversi fattori che possono portare alla sua formazione.
Sintomi dell’artrite reumatoide
L’artrite reumatoide che è una malattia che si presenta con particolari sintomi come ad esempio il dolore, il gonfiore delle articolazioni colpite, la rigidità mattutine: questo porta ad una limitazione nei movimenti e nella funzionalità. La rigidità causata dall’artrite reumatoide è molto forte al mattino e può durare anche un’ora dopo il risveglio: in tal caso le articolazioni più colpite sono quelle delle dita dei piedi, delle mani, dei polsi, delle ginocchia e delle caviglie.
Generalmente le articolazioni vengono infiammate in modo simmetrico, quindi la malattia colpisce la stessa articolazione nelle due porzioni diverse del corpo: quando vengono distrutte le strutture articolari, è possibile riscontrare dei sintomi esterni alle articolazioni. Tra questi sintomi, che indicano il coinvolgimento della malattia sistemico, è possibile menzionare l’indolenzimento dei muscoli, l’affaticamento, la perdita di appetito, la febbre ed un malessere generale.
Ci sono moltissimi casi in cui sulla pelle di mani, piedi e gomiti è possibile che si formino delle piccole sporgenze, le quali prendono il nome di noduli reumatoidi: ci sono casi in cui emergono anche dei noduli alle viscere, che però sono asintomatiche. La diagnosi di questa malattia viene fatta su dei criteri clinici molto precisi e su esami di laboratorio e strutturali: in primis, i pazienti devono presentare la famosa rigidità della mattina.
Cause principali
Come anticipato, l’artrite reumatoide è una malattia di tipo sistemico che ha una base autoimmune, e di questa malattia ancora non sono state identificate delle cause precise: ci sono però diversi fattori che, secondo ultimi studi, potrebbero partecipare alla sua manifestazione. Molte ricerche hanno evidenziato che la patogenesi di questa malattia è correlata ad un’anomalia che riguarda il sistema immunitario.
Sembrerebbe che nei soggetti che hanno una predisposizione genetica all’artrite ci sia un vero e proprio evento scatenante che serve a sbloccare tutti gli eventi tipici di questa infiammazione che colpisce le articolazioni. Nelle prime fasi, la zona che viene colpita è la membrana sinoviale che ricopre le articolazioni e produce il famoso liquido sinoviale: si tratta di un liquido che serve a lubrificare e nutrire la cartilagine.
Questa infiammazione porta ad un vero danno della cartilagine, ed alla sua conseguente erosione: successivamente vengono attaccati i legamenti, le cartilagini, i tessuti e le ossa. In una fase successiva possono insorgere dei dolori e delle deformità che portano ad una più difficile esecuzione di quelle che sono le normali attività di tutti i giorni, come il lavoro oppure lo sport.
Prodotti per l’infiammazione
Al giorno d’oggi purtroppo non è possibile parlare di vere e proprie cure che servono a guarire in modo definitivo l’artrite reumatoide: essa è una malattia che si presenta in modo più frequente nelle donne, specialmente quelle che hanno dai quaranta ai sessanta anni. Tuttavia ci sono anche dei casi di artrite reumatoide giovanile: questa è veramente una malattia rara, ma comunque ci sono dei casi documentati in tutto il mondo.
L’infiammazione causata dall’artrite reumatoide non può essere curata in modo definitivo, ma è possibile intervenire con diversi farmaci al fine di contrastare quelli che sono i sintomi tipici della malattia. Tali prodotti sono ottimi per alleviare il dolore portato dall’artrite, prevenendo la comparsa di quelli che possono essere dei danni duraturi nel corso del tempo.
Ci sono dei casi molto gravi in cui la chirurgia può essere considerata un’opzione terapica al fine di curare quelli che sono i danni avvenuti alle articolazioni: ci sono delle eventualità in cui la protesi articolari è una delle opzioni. In conclusione è possibile dire che l’obiettivo finale non è solo quello di controllare i sintomi, ma anche tenere sotto controllo la progressione di questa patologia: il fine ultimo è quello di evitare un peggioramento nella condizione delle articolazioni.
Alcuni fattori di rischio
L’artrite reumatoide è una malattia detta “multifattoriale”, e questo significa che non c’è una sola causa che porta alla sua formazione, ma diverse cause: tuttavia, queste non sono ancora note al giorno d’oggi. Ciò che si sa è che ci sono sicuramente diversi fattori di rischio che portano allo sviluppo di questa malattia che colpisce moltissime persone in tutto il mondo.
Tra i fattori di rischio finora scoperti è possibile menzionare la predisposizione genetica oppure delle infezioni virali; in aggiunta a questi due fattori, non bisogna ignorare il fumo, che porta a moltissimi danni diversi per il corpo. Secondo le ultime ricerche l’artrite reumatoide si manifesta quando un soggetto predisposto genericamente viene colpito da un evento scatenanto, facendo attivare così nel suo corpo una risposta auto-immune.
Approfondimento
Ecco che quindi si sviluppa una vera e propria attivazione automatica ed anomala delle difese immunitarie: questo va a colpire le articolazioni e porta ad un’infiammazione cronica e ai danni alle articolazioni. Ci sono diversi fattori come ad esempio le infezioni virali causate da virus Epstein Barr oppure herpes virus, il fumo di tabacco, una cattiva igiene orale e lo stress: potrebbe anche essere causata da un basso livello di vitamina D.
Cosa fare in caso di artrite reumatoide
Se si vuole evitare lo sviluppo dell’artrite reumatoide è importantissimo non trascurare la prevenzione, specialmente per quanto riguarda le tendenze familiari. Inoltre, bisogna fare attenzione a patologie come l’obesità, a virus come l’herpes umano e il virus di Epstein Barr, a condurre uno stile di vita sano, ad avere una buona igiene orale, a bere troppo alcol oppure a fumare troppe sigarette.
Si consiglia di iniziare a seguire una dieta povera di vitamina D oppure di antiossidanti e non ignorare quelli che sono i sintomi tipici di questa malattia. Ancora, è necessario scegliere uno sport o comunque un’attività fisica che non causi troppo dolore oppure peggiori l’artrite, specialmente in seguito alla sua comparsa.
Tra le cose che non bisogna fare bisogna assolutamente menzionare ci sono: non seguire la terapia prescritta e non adottare i trattamenti medici, non servirsi della chirurgia quando non necessaria…. Ovviamente, alla comparsa dei primi sintomi bisogna rivolgersi al proprio medico di fiducia, il quale potrà prescrivere la giusta cura per i sintomi e dare consigli riguardo cosa fare e cosa non fare.