Principali sintomi del Covid-19 e come riconoscerli

sintomi del covid

I sintomi del Covid sono una cosa che non tutti sanno come riconoscere: ecco perché in questa guida saranno analizzati i sintomi più comuni e verrà fatta chiarezza riguardo questa patologia comune negli ultimi anni. Quando si parla del Covid-19, si fa riferimento ad un virus che interessa principalmente le vie respiratorie, è che è responsabile della pandemia di Covid-19 che è iniziata in Cina, e più precisamente a Wuhan.

Sotto alcuni punti di vista, è possibile paragonare questa malattia a delle comuni infezioni che interessano le vie respiratorie: a questo proposito, può quindi essere ritenuta molto simile all’influenza stagionale e al raffreddore. Molti sono i sintomi che queste patologie hanno in comune, come ad esempio i dolori muscolari, le difficoltà nella respirazione, la tosse, la febbre e così via

In realtà tutti i coronavirus sono una tipologia di agenti infettivi in grado di causare delle malattie come il raffreddore, me anche come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) oppure la sindrome respiratoria grave acuta, cioè la SARS. Anche il Covid-19, come si è ormai capito, causa dei sintomi respiratori che sono lievi e moderati nella maggior parte dei casi: ci sono poi casi più gravi in cui si necessita la terapia intensiva per respirare.

Quali sono i sintomi del Covid-19

Il Covid è quindi una condizione che interessa in special modo quelle che sono le vie respiratorie, causando condizioni come difficoltà a respirare, muchi, tosse secca o grassa… In base ai casi di Covid-19 che sono stati analizzati, è possibile stabilire quelli che sono i sintomi che si manifestano più di frequente nei soggetti che hanno contratto il virus.

Tra i sintomi più comuni è possibile menzionare la febbre, la tosse secca, la dispnea, l’affanno, il respiro corto, l’indolenzimento, i dolori muscolari, ma anche l’affaticamento facile, la stanchezza, muchi, congestione nasale o mal di gola. Quando la temperatura corporea supera i 37,5° e non scende anche se si utilizzano degli antipiretici, allora potrebbe esserci un’infezione da SARS Covid 19 in atto al momento.

Oltre a questi sintomi già menzionati, è poi possibile menzionare anche la tosse secca, quindi priva di catarro, stizzosa e insistente, insieme alla difficoltà nella respirazione: quando si guarisce, invece, si potrebbe avere una perdita sia del gusto che dell’olfatto, due dei cinque sensi. Oltre a questi sintomi più frequenti, ce ne sono poi altri più rari come i disturbi gastrointestinali, la diarrea, il vomito e la nausea, il mal di testa, le eruzioni cutanei, la tosse con il sangue, la congestione congiuntivale e un senso di confusione.

Incubazione del Covid-19

I sintomi che si manifestano quando si contrae il Covid 19 sono davvero numerosissimi, e la loro presenza ed intensità varia da persona a persona: ecco perché si parla di soggetti asintomatici, cioè di soggetti che addirittura non manifestano alcun sintomo di questa infezione. Oltre a parlare dei sintomi più comuni del Covid 19, c’è bisogno di parlare anche di qual è il periodo di incubazione di questo virus che causa tosse secca e in altri casi perdita dell’olfatto.

Il periodo di incubazione è il tempo che passa tra il contagio di questa condizione allo sviluppo di quelli che sono i veri e propri sintomi: si parla di un periodo che va dai due agli undici giorni, fino ad un massimo di quattordici giorni. Generalmente, i pazienti che contraggono questa patologia iniziano a mostrare quelli che sono i primi sintomi, cioè quelli più comuni, già a partire dai primi cinque oppure sei giorni dopo il contagio.

A differenza della classica influenza stagionale, i cui sintomi iniziano a comparire dopo uno o tre giorni di incubazione, il periodo che intercorre dalla contrazione del virus alla sua manifestazione è abbastanza più lungo. Molto più difficili da identificare ed anche da monitorare, dunque, sono proprio tutti quei soggetti che non manifestano alcun sintomo, ovvero i famosi “asintomatici”.

Conseguenze del virus

La maggior parte delle persone che hanno contratto il Covid-19, specialmente in seguito ad avere ricevuto la somministrazione del vaccino, sono guarite da questo virus senza riportare alcuna conseguenza o complicazione. Per quanto riguarda i pazienti che sono stati ricoverati o sono stati in terapia intensiva, questi vengono dimessi nel momento in cui tutti i sintomi scompaiono del  tutto, quando la temperatura si abbassa e rimane stabile per tre giorni e i tamponi forniscono esito negativo.

Per quanto riguarda lo sviluppo dell’immunità al virus, oggi giorno non è possibile ancora sapere se una volta contratto il virus si possa avere un’immunità persistente: questa incertezza è data anche dal fatto che molte persone hanno contratto già il virus più volte. Inoltre, non è possibile capire quanto dura l’effetto protettivo che forniscono gli anticorpi che si sono sviluppati in seguito a questa infezione da Covid-19.

Molti scienziati studiano poi per scoprire se ci possono essere delle mutazioni in seguito alla contrazione di questo virus: anche in questo caso, non è possibile fare delle assunzioni certe. Ecco perché, al fine di conoscere e comprendere tutte le caratteristiche del virus, è necessario che la ricerca vada avanti.

Come si trasmette il virus

Il coronavirus che causa questa infezione si trasmette di persona in persona in seguito ad un contatto stretto con una persona infetta: questo avviene quando si è in un ambiente chiuso insieme, come ad esempio la stessa casa. Le persone che poi viaggiano oppure vivono nelle zone nelle quali c’è una maggiore incidenza di questa infezione, sono ovviamente maggiormente soggette a contrarla.

Generalmente, il contagio avviene attraverso le seguenti modalità:

  • esposizione alle gocce emesse dalla respirazione delle persone infette: ad esempio, starnuti, tosse oppure quando ci si soffia il naso;
  • contatto con oggetti e superfici che sono infette: il rischio aumenta poi quando, con le mani contaminate, si toccano le zone come bocca, occhi e naso.

Ecco perché, per evitare di contrarre il virus è necessario starnutire in un fazzoletto o nel proprio gomito flesso, buttare i fazzoletti immediatamente in seguito all’uso, lavare le mani frequentemente e per almeno un minuto; usare un igienizzante quando non si è in casa e non si hanno a disposizione acqua e sapone. Si concentra di utilizzare i prodotti che contengono il 98% o più di alcol, in quanto si tratta di una sostanza in grado di uccidere il virus che si poggia sulle mani.

Cosa fare se si avvertono i primi sintomi

Il Ministero della Salute, insieme all’Organizzazione Mondiale per la Sanità, hanno emanato alcune direttive generali che devono essere seguite quando si avvertono quelli che sono i primissimi sintomi di questa infezione. Dunque, quando si manifesta la febbre, ma anche la tosse o altre difficoltà nella respirazione, bisogna assolutamente chiamare il 1500, che è il numero che fornisce chiarimenti riguardo il virus. 

Successivamente, si consiglia di fare un tampone rapido oppure un test antigenico per capire se l’infezione è in atto oppure no: in seguito, se si è positivi, bisogna immediatamente segnalarlo al proprio medico. In base a quello che è il proprio quadro clinico, il proprio medico fornirà alcune indicazioni riguardo la cura da effettuare e le procedure da seguire.

Si ricordi poi che è importante isolarsi, specialmente se si vive in casa con altre persone, al fine di evitare il contagio. Al momento non esistono ancora dei farmaci in grado di trattare il covid, e per questa ragione è bene che il medico decida quale strada seguire per curare i sintomi e il virus senza causare dei danni duraturi.

Una volta passato il virus, se i sintomi dovessero persistere, si consiglia la visita presso uno specialista per capire se il Covid ha danneggiato qualche organo interno, come i polmoni.

Fonti